
Progetto D@rts. A Chemnitz confronto su arti e inclusione
Nei giorni scorsi si è tenuta la seconda General Assembly del progetto “d@rts – Dialoguing@arts – Advancing Cultural Literacy for Social Inclusion through Dialogical Arts Education”.
L’assemblea si svolge ogni anno in una delle capitali europee della cultura e, per il 2025, è stata ospitata da Chemnitz, in Germania.
Città dal passato industriale, Chemnitz è oggi al centro di un ampio processo di trasformazione culturale, che ha offerto uno sfondo stimolante per l’incontro.
Qui, il team dell’Università di Verona, guidato da Cristina Balloi, ha presentato i più recenti sviluppi del lavoro sul campo e della ricerca, collaborando attivamente con i Community Managers e i partner.
Tra attività di gruppo e incontri costruttivi, la seconda General Assembly ha rappresentato un importante momento di incontro e consolidamento durante una fase focale del progetto.
I partner hanno condiviso gli sviluppi, i primi risultati del progetto e delle ricerche in corso e hanno delineato le priorità di lavoro per la prossima annualità.
Un evento anche per la cittadinanza
Tuttavia Chemnitz non è stato solo un momento pensato per i partner del progetto.
È stato un evento anche per la cittadinanza, coinvolta attraverso attività, come il Digital Playground Workshop – una sessione interattiva pensata per permettere alla cittadinanza di esplorare la piattaforma digitale sviluppata nell’ambito del progetto – e un panel pubblico, intitolato “Does arts education make the world a better place?”, una conversazione interattiva con le/i partecipanti sulle sfide attuali dell’educazione artistica.
Il panel ha consentito di creare un dialogo su un tema marginale nella discussione sociale, culturale, educativa e politica con importanti riflessioni sul ruolo che l’educazione artistica potrebbe giocare per promuovere coesione e inclusione sociale in ogni ambito della nostra società.
L’“Art education” risponde Cristina Balloi, una delle speaker di questo incontro, “è un’opportunità per creare speranza e affrontare le sfide che il nostro momento storico ci pone davanti; penso soprattutto ai contesti di guerra e alla disumanizzazione che stiamo vivendo. Come ricercatori e ricercatrici abbiamo la responsabilità di capire come trasformare concretamente questa opportunità in azioni educative concrete capaci di creare nuove e inedite prospettive di dialogo”.
Il lavoro svolto a Chemnitz pone basi solide per le prossime fasi del progetto, rinnovando l’impegno comune verso una cultura dell’inclusione attraverso l’arte e il dialogo.
Il progetto D@rts e le arti
Il progetto D@rts mira a indagare come le arti performative, quali danza, musica e teatro, possano fare da catalizzatori all’alfabetizzazione culturale (Cultural literacy nel suo senso più ampio) e all’inclusione sociale.
Il Team del Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona mira a indagare lo sviluppo delle competenze legate alla Cultural Literacy, attraverso le arti performative e la definizione di un Portfolio, utile per rendere evidente lo sviluppo di tali competenze.
Per approfondire il lavoro del progetto e rimanere aggiornati visita il sito dialoguing@rts.
Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union. Neither the European Union nor the granting authority can be held responsible for them.