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Adozione di minori? Esperienza di dialogo con la diversità
L’adozione di minori si coniuga in modo naturale con il tema dell’inclusione, del dialogo con l’Altro e dell’approccio interculturale alle relazioni.
Eppure, il collegamento tra adozione e inclusione, tra adozione e diversità, tra adozione e dialogo tra persone che si mettono in gioco… tutto questo non sempre viene colto.
Quando parlo di adozione a persone che non sono all’interno di questo mondo, di solito percepisco due reazioni: o una sana curiosità o un netto distacco.
Della serie: “Questa cosa non mi riguarda. Vade retro!”
Credo che sia la stessa sensazione che prova chi lotta per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Non mi riguarda, salvo poi slogarmi una caviglia e capire che la vita può sempre riservarmi delle sorprese, piacevoli e meno piacevoli, comunque sempre migliorative, se le so osservare dal lato giusto.
Con l’adozione è lo stesso. Sembra quasi che le persone della seconda categoria allontanino un pensiero che le mette a disagio. Oppure è semplice pigrizia?
Grazie al progetto portato avanti con l’Università degli Studi di Verona dal 2016 alcuni studenti hanno mostrato capacità di osservazione e apertura mentale riconoscendo il valore sociale dell’adozione attraverso la lettura dei libri Cara adozione e Cara adozione 2.
Il loro compito era di redigere una tesina cogliendo l’essenza di questo viaggio nell’adozione attraverso le lettere contenute nei due manuali pubblicati da ItaliaAdozioni.
Studentesse e studenti hanno capito in modo chiaro che l’adozione non è solo un processo legale che porta bambini e genitori ad unirsi in nuove famiglie; è anche un profondo viaggio emotivo e sociale che mette in discussione le nostre idee di amore, identità e appartenenza.
Attraverso i due libri Cara adozione e le riflessioni degli studenti universitari, emergono temi universali che sfidano la percezione comune dell’adozione, mostrandola come una lente attraverso cui esplorare questioni più ampie di umanità e inclusione sociale.
L’ESSENZA UMANA E LA SOLIDARIETÀ
Il concetto di adozione è strettamente legato alla comprensione delle nostre “ferite” umane.
Come sottolineato da uno degli studenti e studentesse che hanno redatto le tesine su Cara Adozione, Davide Cappelletti, la purezza e l’interezza spesso elogiate nella società moderna nascondono una mancanza di comprensione della profondità umana.
La persona, con tutte le sue imperfezioni e cicatrici, ha bisogno dell’altro per sentirsi completo.
Questo è particolarmente vero per i bambini adottati e i loro genitori adottivi, che attraverso la loro “mancanza” reciproca trovano una nuova completezza e creano legami d’affetto duraturi.
DIVERSITÀ E INCLUSIONE
La società spesso guarda alla diversità con sospetto o paura, trattando le differenze come barriere piuttosto che come opportunità di arricchimento.
Tuttavia, come evidenziato dai due testi Cara Adozione e Cara Adozione 2, la diversità non dovrebbe essere vista come un limite, ma piuttosto come un talento da coltivare e valorizzare.
Questo è un messaggio potente nel contesto dell’adozione, dove le differenze, sia culturali che personali, possono essere trasformate in ponti di comprensione e accettazione.
IL VIAGGIO GIURIDICO E UMANO DELL’ADOZIONE
Il percorso adottivo è descritto non solo come un iter giuridico complesso, per via degli adempimenti dovuti alla normativa, ma anche come una profonda esperienza umana ricca di solidarietà, amore incondizionato e speranza.
Ogni storia adottiva, pur essendo unica, condivide la finalità comune di soddisfare bisogni umani fondamentali: il bisogno di appartenere, di amare e di essere amati.
Questa esperienza arricchisce non solo le famiglie adottive ma anche la comunità più ampia, offrendo lezioni di empatia e di resilienza.
EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
L’importanza di educare e sensibilizzare la società sulle questioni dell’adozione è un tema ricorrente.
C’è una chiara necessità di rafforzare i valori del rispetto e della solidarietà attraverso un collegamento più forte tra le istituzioni educative e la comunità.
Questo può aiutare a prevenire l’isolamento delle famiglie adottive e a promuovere una comprensione più profonda delle dinamiche adottive, integrando queste famiglie all’interno di una rete sociale più ampia e solidale.
SFIDE CONTEMPORANEE E ADOZIONE
La società contemporanea si confronta continuamente con il tema dell’inclusione, specialmente riguardo le persone con disabilità o quelle che provengono da contesti diversi.
Questo si collega strettamente all’adozione, poiché entrambe le situazioni richiedono un superamento dell’ignoranza e dell’indifferenza.
Le storie di adozione possono servire come esempi potenti di come l’accoglienza e l’integrazione possono trasformare positivamente la vita delle persone.
UN APPELLO ALL’UMANITÀ
L’adozione, quindi, non è solo un’esperienza personale o familiare; è un fenomeno che tocca le fondamenta stesse della società.
Attraverso storie come quelle raccolte nei due libri Cara Adozione e Cara Adozione 2, siamo invitati a riflettere su come possiamo diventare una società più accogliente e inclusiva.
È un invito a vedere oltre le nostre differenze, riconoscendo in esse il potenziale per una più profonda comprensione umana e per la costruzione di un mondo in cui ogni individuo può sentirsi valorizzato e accettato.
In questo modo, l’adozione diventa una metafora più ampia per l’identità e l’accettazione, sfidando ognuno di noi a considerare come possiamo contribuire alla creazione di una società che celebra e supporta tutte le forme di famiglia e di appartenenza umana.
Roberta Cellore
- Roberta Cellore è la curatrice dei libri Cara Adozione (2016) e Cara Adozione 2 (2022) editi da ItaliaAdozioni. Puoi trovare i libri sul sito di ITALIAADOZIONI