
Incidente stradale a Milano e lo stigma sui bambini Rom
L’etnicizzazione del crimine è una delle scelte che i media italiani fanno quando protagonisti della cronaca nera sono cittadini stranieri. Oppure appartenenti alle minoranze, come i Rom, ad esempio.
È accaduto anche ad agosto 2025, in occasione delle notizia su un omicidio stradale che ha visto – dentro un’auto guidata da un ragazzino di 13 anni – coinvolti anche tre bambini. Tutti e quattro i minori nell’auto, rubata a Milano poco prima dell’incidente, sono di etnia Rom.
Veniamo al caso di cronaca.
A Milano, in un incidente stradale accaduto lunedì 11 agosto 2025, ha perso la vita una donna di 71 anni, Cecilia De Astis. Alla guida dell’auto che l’ha investita c’era un ragazzino di 13 anni. Con lui, nella macchina, vi erano altri tre bambini, da 11 a 12 anni di età.
Il fatto che i quattro minori sull’auto investitrice fossero di etnia Rom ha subito riproposto un vecchio schema dei media italiani.
Se con l’auto ammazzi una persona e sei italiano, l’attenzione va sulla vittima. Oppure sulla “strada maledetta”. O sulle auto che “corrono troppo”.
Se con l’auto ammazzi una persona e sei cittadino straniero, oppure di etnia Rom, l’attenzione va su di te: la tua etnia, la tua nazionalità ti segnano. E ti condannano di sicuro, almeno a livello mediatico.
Accadeva uguale – in Italia negli Anni 50, 60, 70, 80 – con gli italiani del Sud emigrati al Nord e chiamati, con disprezzo, “terroni”. Accadeva con le persone pugliesi, napoletane, siciliane, calabresi.
Accadeva anche con i veneti, come me, che nei film facciamo sempre la parte delle donne di servizio – mestiere peraltro nobilissimo – oppure del militare stupidotto.
La domanda è: perché l’etnia Rom è una notizia, quando c’è un delitto, un incidente, un problema?
L’etnia determina forse l’azione del rubare, dell’uccidere, del delinquere?
Non credo. Le persone di etnia Rom e Sinta in Italia sono stimate tra 120.000 e 180.000 unità, secondo le fonti più accreditate.
Tuttavia, solo una piccola parte di queste vive in condizioni di emergenza abitativa, spesso associate ai cosiddetti “campi Rom”.
Rom e Sinti – va ricordato – non hanno mai ottenuto il riconoscimento di minoranza linguistico-culturale, assegnata a ladini, cimbri e altre piccolissime comunità.
Tutti coloro che fanno cultura hanno un qualche riconoscimento. I Rom no. I Sinti no. Gli “zingari” proprio no. Loro non sono nulla di culturale, sembra voler dire l’Italia.
Li trattiamo come stranieri, eppure i Rom e Sinti sono per 65-70% italiani. Come me che, per un soffio, non ho gli avi austriaci.
L’omicidio stradale di Milano
Una donna di 71 anni, Cecilia De Astis, lunedì 11 agosto 2025, è morta a Milano, in zona via dei Missaglia, dopo essere stata investita da un’auto rubata e lanciata a velocità sostenuta.
A bordo del veicolo si trovavano quattro minorenni, tutti tra gli 11 e i 13 anni, che, secondo le ricostruzioni, avevano sottratto la vettura poco prima dell’incidente.
Dopo l’impatto, i ragazzi sono fuggiti a piedi, lasciando l’auto sul posto.
Le forze dell’ordine li hanno rintracciati nelle ore successive e segnalati al Tribunale per i Minorenni: nessuno di loro è imputabile penalmente, poiché sotto i 14 anni.
Il caso ha riacceso il dibattito sull’efficacia delle norme sull’imputabilità, sulle misure preventive; e sul ruolo delle famiglie e delle istituzioni nel contrastare comportamenti pericolosi in età precoce.
La famiglia di Cecilia De Astis, la vittima, ha chiesto giustizia e maggiore impegno per evitare tragedie simili. Ha anche chiesto di evitare strumentalizzazioni di tipo politico.
L’episodio, che ha avuto ampia eco a livello nazionale, ha spinto amministratori e operatori sociali a ipotizzare campagne di educazione stradale nelle scuole. E azioni di prevenzione mirate, in sinergia tra famiglie, servizi sociali e forze dell’ordine.
Come i media presentano il caso
Su come i media presentano il caso dell’incidente stradale che ha visto coinvolti un ragazzino e dei bambini Rom, puoi leggere l’articolo che ho scritto per il magazine dell’associazione culturale ProsMedia.
Nell’analisi delle notizie sull’incidente e sui bambini Rom ho utilizzato, come metodo, l’Analisi Critica del Discorso.
Maurizio F. Corte
Docente e coordinatore didattico del Master in Intercultural Competence and Management