Giovedì 12 giugno 2025, l’Università degli Studi di Verona ospita un convegno che promette di essere un punto di svolta nel dibattito sul futuro professionale dei giovani.

“Cercasi Futuro… Idee, alleanze e percorsi per dare spazio ai giovani nel mondo del lavoro” è il titolo dell’evento. Ma non è solo un titolo, quello dell’evento, quanto una vera e propria chiamata all’azione che coinvolgerà istituzioni, università e società civile.

Un progetto che costruisce ponti

L’iniziativa nasce dall’ambizioso progetto C.A.STOR.I (Costruire Alleanze e STORie di Inclusione), finanziato dal Programma Regionale FSE+ 2021/2027 e promosso dalla cooperativa sociale Energie Sociali.

Come un ponte che collega due sponde, questo progetto mira a unire le aspirazioni giovanili con le opportunità concrete del mercato del lavoro, trasformando i giovani da spettatori passivi ad “attori culturali” del proprio futuro.

Quando la teoria incontra la pratica

Il convegno, che si terrà dalle 15 alle 19 nell’Aula 2.3 del Polo Zanotto (via San Francesco 22, Verona), presenta un programma ricco e articolato.

Dopo i saluti istituzionali di Marta Milani dell’Università di Verona, Francesca Comparotto di Energie Sociali e dell’assessore comunale Michele Bertucco, si alterneranno interventi che spaziano dalla ricerca accademica all’esperienza sul campo.

Sofia Perrotti approfondirà l’esperienza dell’animazione territoriale come strumento per “intercettare, coinvolgere ed attivare” i giovani, mentre Francesca Rapanà dell’Università di Verona analizzerà “Il lavoro che (non) vogliamo”, esplorando i significati emergenti nei vissuti delle nuove generazioni.

È un approccio, quello del convegno di UniVerona, che ricorda quello di un cartografo che mappa territori inesplorati: comprendere prima di agire.

Laboratori: dove nascono le soluzioni

La seconda parte dell’evento si concentra sulla dimensione pratica.

Paola Busti del Comune di Verona condividerà l’esperienza di “Giovani…che passione!”.

Il laboratorio “Come resto con te: accordi per il buen vivir sul luogo di lavoro”, condotto da Lucia Vesentini e Irene Lamma di Spazio Gaia, si propone invece di co-costruire una visione condivisa del luogo di lavoro desiderabile.

È significativo che l’evento sia aperto “anche con poca esperienza”: un messaggio chiaro che il futuro si costruisce insieme, valorizzando ogni contributo, anche quello di chi muove i primi passi nel mondo professionale.

Una questione di urgenza sociale

L’iniziativa arriva in un momento cruciale per il nostro Paese, dove il tasso di disoccupazione giovanile rappresenta una delle sfide più pressanti.

Come un seme che ha bisogno del terreno giusto per germogliare, i giovani necessitano di contesti favorevoli per sviluppare le proprie potenzialità professionali.

Il convegno del 12 giugno 2025, all’Università di Verona, si presenta dunque non solo come un momento di riflessione. Si presenta anche come un’opportunità concreta per costruire quelle “alleanze” necessarie a dare forma a un futuro del lavoro più inclusivo e sostenibile.

Le iscrizioni sono aperte fino al 10 giugno 2025, segno che la partecipazione è considerata elemento fondamentale per il successo dell’iniziativa. Perché, come suggerisce il titolo stesso, il futuro non si trova: si costruisce. insieme.