L’approccio interculturale passa anche attraverso la comprensione del crimine e della giustizia. A cominciare dalle notizie di cronaca nera che occupano le pagine dei giornali.
Viviamo in una società assai meno violenta del passato. E forse questo è dovuto anche alla sensibilità, all’attenzione e alla prevenzione messa in campo da chi – ad esempio le donne e i soggetti più deboli – può essere una vittima potenziale.
Di omicidi si occupa il gruppo Facebook CRIMINI ITALIANI: PERSONE SCOMPARSE, OMICIDI RISOLTI ED IRRISOLTI, curato da Davide Mascitelli, amministratore del profilo sul noto social network.
L’informazione sul gruppo arriva la mattina presto, per mano di Davide, con un appuntamento quotidiano che ricorda le vecchie e buone abitudini del giornale di ogni giorno.
Quella del gruppo Facebook curato e amministrato da Mascitelli – con la collaborazione, quando richiesta, di figure specializzate in ambito criminologico – è un’informazione garbata.
Tratta con rispetto, con etica e senza spettacolarizzazioni gli aspetti più dolorosi del nostro vivere sociale: omicidi, tentati omicidi, sparizioni di persone.
Un gruppo Facebook “diverso” nel dare le notizie sul crimine
A detta degli utenti che nel tempo si sono iscritti e lo frequentano, è un gruppo molto diverso dagli altri gruppi analoghi che trattano tematiche crime. È una sorta di giornale dedicato al crimine, con i criteri rigorosi del miglior giornalismo.
“Assai di rado esprimo miei pareri”, fa notare Davide Mascitelli. “Racconto le storie per quello che sono: sono frutto di libri letti, di informazioni raccolte e verificate. È insomma un gruppo con notizie affidabili”.
Dove sta la diversità? “In primo luogo perché trattiamo soltanto casi italiani“, risponde Mascitelli. “Vi è poi la costante ricerca e proposizione all’utenza sia di casi attuali che di cold case”.
Qualche caso risale anche a più di cento anni fa. Il tutto con informazioni approfondite, figlie di una ricerca attenta per ogni singolo caso trattato. Con un’attenzione al dettaglio e la risposta rapida, precisa e fondata alle domande di ogni singolo follower.
È poi uno spazio di informazione, dibattito e confronto pacati. Nessuno si scanna, nessuno alza i toni o cerca la rissa.
L’enciclopedia del crimine: solo notizie rigorose
Vi è poi una cura particolare per i follower. Ogni nuovo arrivato viene taggato in un post di benvenuto che Mascitelli pubblica regolarmente, spiegando le regole del gruppo.
“Quando una lettrice o un lettore pubblica un commento ponendo una domanda, io rispondo sempre alla singola persona“, fa notare l’amministratore del gruppo sugli omicidi risolti e irrisolti.
Omicidi, l’informazione che non offende
Il rispetto della diversità si misura nei momenti di emergenza. Quei momenti, come nel caso di delitti efferati, dove la criminalizzazione dell’altro viene quasi in automatico.
Eppure è proprio in questi momenti che occorre analizzare con obiettività, rigore e attenzione ai dettagli tutti gli aspetti di una vicenda criminale.
Nel caso del gruppo Facebook di Davide Mascitelli, va osservato l’approccio diverso alla comunicazione sul mondo del crimine.
“Il dibattito sui casi è sempre gradito, ma per il rispetto delle vittime dei casi trattati c’è un controllo molto rigoroso del modo di comunicare, che non ha mai toni sgradevoli”, osserva Davide Mascitelli, che gestisce il gruppo.
“Chiediamo a tutti il rispetto delle reciproche opinioni. Ogni discussione”, rimarca Mascitelli, “deve stare nei canoni della buona educazione e della cortesia“.
“La forma dei post è sempre la stessa. C’è il testo che racconta il caso ed eventuali fotografie a supporto allegate”, spiega Davide Mascitelli. “In questo modo chi legge gli articoli trova nel post tutte le informazioni sul caso stesso”.
Le donne sono le più interessate al mondo del crimine. Si tratta di follower fedeli al gruppo, tanto che a fronte di centinaia di nuove iscritti e iscritti la settimana, gli abbandoni sono assai pochi.
“Il gruppo poi si auto modera”, fa notare Davide Mascitelli. “Quando qualcuno posta contenuti sgradevoli, c’è un follower che mi avvisa. E intervengo subito. Non ho controllori o moderatori, sono le stesse lettrici e gli stessi lettori ad avvisarmi. Spesso persone che neppure conosco”.
Una produzione editoriale originale e di qualità
“Vengono pubblicati solo post ‘cotti e mangiati’ per far sì che la lettrice e il lettore, nel minor tempo possibile, abbia il maggior numero di informazioni che cerca”, sottolinea l’amministratore del gruppo.
L’altra caratteristica del gruppo curato da Davide Mascitelli, è che è diverso nella mole di materiale e tematica crime che contiene.
Si tratta di album e documenti che trattano argomenti didattici sulla criminologia, sulla Medicina Legale e una serie di altri argomenti scientifici.
La cronaca nera e giudiziaria, insomma, si sostanzia di scienza e di cultura.
Media camera at publicity event
I femminicidi e agli altri argomenti trattati dal gruppo di Mascitelli
“Non vado a cercare i casi di cronaca nera più di cassetta”, fa notare Mascitelli. “Metto anche le notizie sugli omicidi più famosi, è vero. Nello stesso tempo, però, lavoro molto e mi spendo sulle storie e le vicende meno note, che vengono poco trattate. Il tutto con una ricerca paziente, certosina e attenta“.
Vi sono anche raccolte particolari, come “I Mostri d’Italia” che racchiude tutti coloro che hanno visto, in Italia, vedersi affibbiare questo appellativo.
Sono disponibili sul gruppo tanti video di trasmissioni che trattano casi di persone scomparse oppure di omicidi irrisolti. I famosi “cold case”.
È possibile poi l’accesso a molte pillole di criminologia. Siamo di fronte, insomma, a una buona fonte d’informazioni e di formazione anche per chi vuole approfondire determinate tematiche.
Una biblioteca sul mondo del crimine
Nel gruppo curato da Mascitelli troviamo anche una “Biblioteca”.
Si tratta di una sorta di vetrina virtuale di quelli che vengono considerati i migliori libri dei migliori dei autori crime, sia d’inchiesta sia di narrativa.
Punto di riferimento anche per gli addetti ai lavori
Il gruppo ha richiamato, nel giro di pochi mesi, un grandissimo numero di utenti: in un solo anno ha superato le 13.000 iscrizioni e viaggia con una media di 400 nuovi iscritti alla settimana.
Tra questi iscritti, vi sono noti giornalisti, scrittori, criminologi, ma soprattutto, ed è l’orgoglio del gruppo, i famigliari di molte delle vittime.
“Quei famigliari delle vittime”, osserva Davide Mascitelli, “nel gruppo trovano uno spazio dove vedono trattare le storie dei loro cari nel modo più professionale e rispettoso possibile”.
Le collaborazioni di Davide Mascitelli – con i principali gestori di canali crime su altre piattaforme – permettono all’utenza del gruppo, ma anche a quella dei colleghi, di intrecciare esperienza e conoscenze.
“Ci muoviamo sempre nell’ottica di fornire un servizio di qualità e di non far mai spegnere la luce sul ricordo delle vittime“, sottolinea Davide Mascitelli.
Ecco allora i link alle parti del gruppo Facebook curato da Davide Mascitelli, che richiede un’iscrizione (gratuita) per accedere alla mole di materiale sulle storie criminali italiane.
La finestra (informata e rispettosa) sul mondo complesso degli omicidi, delle persone scomparse, dei casi risolti e irrisolti, la trovi a questo link:
Maurizio Corte